Ho appena finito di leggere questo libro di Michela Murgia, e mi è sembrato più un saggio sociologico che un romanzo vero e proprio.
Il fulcro del libro è la figura della donna in tutte le sue accezioni, come viene considerata nel nostro contesto sociale, i luoghi comuni che ancora sono duri a morire, la mentalità maschilista che pervade gli italiani.
E' vero siamo nel 2012, anche se di strada un pò ne abbiamo fatta, la salita da percorrere è ancora lunga. L'Italia rimane il fanalino di coda rispetto ad altri paesi dove la donna è più tutelata e considerata e ci si riferisce non solo al contesto familiare, ma anche alle Istituzioni, alla politica, alla chiesa.
La figura della Madonna è stata e viene utilizzata per diffondere la cultura di un modello femminile devoto, silente, fragile, come gli uomini ci vogliono. La madonna viene strumentalizzata per favorire la condizione di "sottomissione" in cui ci troviamo noi donne, nonostante ci affanniamo per cambiare le cose.
Mi viene da chiedermi perchè nonostante adesso abbiamo il diritto di voto, e la "possibilità" di lavorare, chi ci riesce deve faticare il doppio a casa e al lavoro, mentre i beati mariti dopo il lavoro..."hanno bisogno di rilassarsi"! Ma questa è una mia riflessione personale



